La camera da lavoro di Elvira
Dal corridoio si passa alla camera da lavoro di Elvira Menicucci. Entriamo nel mondo della padrona di casa.
Accanto all'elegante vetrina a due corpi (che non fa parte dell'arredo originario di Casa Carducci) contenente libri, sono rimasti alcuni mobili e suppellettili che documentano la funzione primaria della stanza, luogo dove la padrona di casa si dedicava, probabilmente in compagnia delle figlie, al disbrigo di talune faccende domestiche, a lavori di ricamo e cucito.
Nella parete di fronte, una foto montata all'inglese rappresenta il poeta a pranzo dalla figlia Laura (1863-1940), al piano terreno della casa, con il genero Giulio Gnaccarini e i nipoti.
Nella parete sinistra sopra un medaglione di bronzo con ritratto di Carducci tratto da una foto eseguita nel 1892, figura un ricordo di Guglielmo Oberdan.
Nella vetrina a due corpi si trova la raccolta completa delle opere del poeta e del prosatore. Dalle editiones principes spesso su opuscoli e riviste fino all'edizione delle Opere, curata dallo stesso Carducci, e l'Edizione nazionale delle Lettere e delle Opere.
Affianca la silloge delle opere carducciane quella, non meno nutrita, dei testi critici su Carducci raccolti in questo armadio fino a metà degli anni Ottanta del secolo scorso.